Il suolo: quanto lo conosciamo davvero?
Il suolo è uno dei beni più preziosi sulla terra, eppure spesso viene dato per scontato. Come evidenziato dalla Carta Europea del Suolo del 1972 e ribadito dal Parlamento Europeo in vista della nuova direttiva, prevista per il 2026, il suolo "consente la vita dei vegetali, degli animali, e dell'uomo sulla superficie della terra". Ma cosa rende questa risorsa così fondamentale per il nostro futuro?
Il Digital Twin Forestale di RUMA: Una Nuova Prospettiva per i Rilievi
Negli ultimi anni abbiamo lavorato a un progetto che potrebbe cambiare il modo in cui si effettuano i rilievi forestali. Si tratta di un Digital Twin, una rappresentazione digitale fedele dell'ambiente boschivo che va oltre la semplice fotografia o mappa.
L'idea è nata da un'esigenza concreta: i rilievi forestali tradizionali richiedono tempo, personale specializzato e spesso sono limitati dalla conformazione del terreno o dalle condizioni atmosferiche. Ci siamo chiesti se fosse possibile creare uno strumento che permettesse di analizzare e studiare un bosco senza dover essere fisicamente presenti ogni volta.
Quanto ne sappiamo della vita nascosta sotto i nostri piedi?
Perché la salute del suolo determina il futuro dell'agricoltura e come possiamo monitorarla
Quando pensiamo alla biodiversità, raramente consideriamo che il più grande serbatoio di vita del pianeta si trova sotto i nostri piedi: il suolo. Un grammo di terreno agricolo contiene fino a un miliardo di batteri, diversi metri di ife fungine, migliaia di protozoi e decine di nematodi. Questa comunità di organismi - dai virus ai lombrichi - sostiene tutta la vita terrestre e la nostra capacità di produrre cibo.
Secondo il Joint Research Centre dell'UE, almeno il 63% dei suoli europei è in degrado (EU Soil Observatory, 2024). La perdita di biodiversità del suolo minaccia la sicurezza alimentare globale.
L'intercropping: una trasformazione agricola sostenibile?
Quando l'innovazione incontra la tradizione: come coltivare più specie insieme può salvare il futuro dell'agricoltura.
La popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi entro il 2050 (UN, 2023). La domanda di cibo crescerà del 50%, quella di cereali addirittura del 70% (IPCC, 2023; FAO, IFAD, UNICEF, WFP and WHO, 2023). Di fronte a questa sfida epocale, l'agricoltura intensiva convenzionale mostra tutti i suoi limiti: dipendenza da fertilizzanti chimici, pesticidi, lavorazioni aggressive del suolo e un consumo d'acqua sempre più insostenibile. Eppure, la soluzione potrebbe essere più semplice di quanto si pensi, e affonda le sue radici nella saggezza agricola di millenni: l'intercropping, ovvero la coltivazione simultanea di due o più specie nello stesso appezzamento.